Università di Siena
Siena vanta un ottimo sistema accademico grazie agli oltre 760 anni di attività universitaria: ogni anno sempre più studenti provenienti da tutta Europa frequentano i corsi accademici con ottimi risultati.
Brevi cenni storici
L'Università fu fondata il 26 dicembre 1240, ad opera del podestà Ildebrandino Cacciaconti, che grazie ai finanziamenti stanziati dal comune favorì lo studio nella città di Siena.
All’inizio ne fecero parte una Scuola Giuridica, una Grammatica e la Scuola Medica, che in pochi anni acquisì un notevole prestigio grazie alla presenza di insegnanti quali Pietro Ispano, illustre medico e filosofo.
In seguito nel 1252 papa Innocenzo IV concesse l’immunità fiscale ai maestri e studenti, con lo scopo di incentivare gli studi nell’ateneo senese, e nel 1357 l’imperatore Carlo IV fondò lo Studium Generale e con esso la Casa della Sapienza, un collegio per studenti che fu ultimato solo 20 anni più tardi.
Nel 1808 durante l’occupazione dei francesi, lo Studio fu chiuso e riaperto soltanto al ritorno del Granduca, che durante il Risorgimento, a causa delle prese di posizione patriottiche degli studenti e di alcuni professori si vide costretto a chiudere la Scuola di Medicina, lasciando invariate la Scuola di Giurisprudenza e Teologia.
Più tardi nel 1892 il Ministro della Pubblica Istruzione, Ferdinando Martini fece richiesta di soppressione dell’ateneo senese, che non venne accolto di buon grado dai cittadini, dando vita a scioperi dei commercianti e di tutte le istituzioni cittadine, che indussero Ferdinando Martini sui suoi passi. Fu così che la città tornò ad investire in questo settore, creando nuovi corsi di laurea e nuove facoltà.