Storia di Santa Maria della Scala
La leggenda e la storia dell'ospedale di Santa Maria della Scala a Siena.
Esiste una leggenda che narra della costruzione dell'ospedale di Santa Maria della Scala, secondo la quale sarebbe stato fondato nel IX secolo dal beato Sorore, un ciabattino diventato monaco con il solo intento di assistere gli orfani. A questa storia fu dato molto peso da quando venne ritrovata la presunta tomba del Sorore nel 1492. Oggi però sappiamo che Sorore è quasi sicuramente una figura inventata, il suo nome infatti è una contrazione della parola suore, le quali spesso si occupavano dei malati come parte della loro vocazione.
Si pensa invece che l'ospedale sia stato fondato da uno dei canonici del duomo, grazie anche alla vicinanza con Via Francigena, luogo importantissimo per i commerci e i pellegrinaggi tra Roma e l'Europa del nord, che nel primo medioevo sostituiva le strade consolari romane ormai in disuso e deteriorate. Questa strada toccava le mura di Siena e promuoveva la nascita di nuovi ospedali, solo a Siena vi erano circa quaranta ospedali dove i viaggiatori potevano trovare riparo e aiuto: il più importante di questi era Santa Maria della Scala. Presso questa struttura all'inizio ci si occupò soprattutto dei pellegrini, mentre più tardi si aggiunse anche il lato ospedaliero come lo intendiamo oggi.
Santa Maria della Scala fù uno dei primi esempi in Europa dello Xenodochium, letteralmente "ospizio per i forestieri" o foresteria. Al suo interno venivano curati i malati ma era utilizzato anche come rifugio e mensa per chiunque ne avesse avuto bisogno durante i periodi di carestia e di peste.
In epoca più avanzata, l'ospedale passò alla gestione dei frati ospedalieri e nel 1404, dopo una lunga disputa, passò sotto la direzione del municipio che si preoccupò di nomiare i rettori e il corpo amministrativo. Da qui in poi alcune delle donazioni non andarono a fini umanitari, ma furono destinate ad opere d'arte e architettoniche che rappresentano oggi una parte importante e di sicura suggestione per i turisti che lo visitano.